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Per conformarmi al trend della tuttologia da tastiera, oggi mi scaravento senza dubbi nè imbarazzi in una approfondita analisi sociologica, ricca di spunti e soppesate considerazioni esteticoTattiche, oniricoLogistiche e fors’addirittura sadoMasElettorali.
La crisi trasuda da ogni poro della realtà e zampilla copiosa tra le crepe dell’Impero – è quindi compito precipuo dell’intelletuale puntare il faro della speculazione gnoseologica sugli inciampi comportamentali occorsi lungo il sentiero che porta (o dovrebbe, o avrebbe dovuto, portare) all’evoluzione collettiva, scrutando attraverso le aride zolle che ricoprono il ventre molle e magmatico della società, e tra queste farsi largo con analitiche zappate.
…purtroppo però l’intellettuale era in aspettativa non retribuita, quindi la ditta ha sbolognato l’arduo compito ad un interinale assunto inizialmente per smaltire vecchie pratiche.
Ascrivo le colpe generatrici di questa striscia alla sovraesposizione da Maratona Mentana – e conseguenti riflessioni su che cazzo di classe dirigente siamo riusciti a produrre un pò per volta, tra tutti.
Cosa c’entra?
Tutteniente.
…cmq, la prossima striscia parlerà del bar e delle sue dinamiche… meglio prenderla alla larga, valà.