Nel 1982, in una sera d’aprile particolarmente insulsa è succEsso che son nato, e fin qua tuttapposto.
Trascorro una roboante infanzia a Desenzano del Garda, inventandomi mille avventure lungo l’immenso terrazzo vista lago, e iniziando a subire l’influenza delle strette vie medioevali del centro storico, che ricostruisco con fogli di carta e spazzatura varia trovata in giro (3d ante litteram).
A Desenzano vengo allevato dalle mie due mamme, quella di sangue e quella acquisita, Anna, con la quale sviluppo un secondo cordone ombelicale, e che inconsapevolmente mi instrada verso il disegno: mi porta con sè presso una casa in cui lavora, ed è l’appartamento di Piero Cantù, pittore, mosaicista, anarchico e donnaiolo. Piero mi lascia giocare coi tasselli dei mosaici, io, bambino, resto subito affascinato dal suo studio, i pennelli, i disegni, i telai…inizia così la mia avventura interiore tra forme e colori.
Piero si è spento nel settembre del 2008, poco prima che inaugurassi Spaesamenti, l’esposizione in cui avrei voluto averlo presente.
Così non è stato, ma so che ogni volta che traccio un segno, è da Lui che questo segno deriva, per cui mi piace pensare di portarmi dentro il suo imprinting, la sua curiosità, l’ironia e la passione per il genere femminile. Ciao Collega!
Verso la fine del 1987 la mia famiglia si trasferisce dal sole del lago alla nebbiazza piemontese, ed eccoci giunti in quel di Tortona.
Mi diletto da sempre nel disegno e nell’ imbrattamento sistematico di qualsiasiasi supporto, consono o meno. questo mi ha garantIto splendidi rapporti con maestre e professori, per non parlare della gioia di quella povera donna di mia madre.
Questa passione mi ha portato a frequentare un Liceo in linea con le mie mire pittoriche, il macignico CLASSICO CARLO VARESE di Tortona (al), cittadina tempio di cultUra cighi0s.
Nel 2001, defenestratO ingloriosamente dal glorioso liceo sono atterrato all’ Istituto Europeo di Design, sede di Milano, dove ho avuto l’occasione di conoOscere persone fondamentali x la mia formazione, tra cui Francesco Santosuosso, mirabile professore/pittore/illustratore, a Lui vanno tutta la mia stima e la riconoscenza x avermi mostrato un punto di vista nuovo, angolazione dalla quale ancora oggi guardo le cose ( che però ancora non capisco).
Oltre ai docenti, a Milano ho avuto la fortuna di stringere amiIcizia con personaggi eccelsi come Chicco Camontelli, artista mantovano tra pittura e scultura; quella con Chicco, oltre che un’ ottima Amicizia è stata un’ Accademia, vivere a casa sua ( viale Ungheria rules!!) è stato scuola di vita, oltre che una vacanza durata 2 anni, notti su notti a spaccarci dI esami, risate e altre mille storie che soNo fiero di aver condiViso.
Un brindisi anche al maestoso Moia e le sue Merde, al Gabbro ( osTinLakTin !! ), Stampa, Gianfranco detto SERGIO’N e a tutti gli altri Squilibrati, vi devo parecchio!
Nel luglio del 2004, combattendo col caldo e inspiegabili allucinazioni, presento i due progetti di Tesi, uno svolto sotto la tutela di Massimo Giacòn, ( illustrazioni per il Catalogo del NoirFestiVal di Courmayeur ), l’ altro, coadiuvato da Santosuosso ( illustrazioni per una trendyRivista chiamata RADAR ).
subito dopo la tesi, ripreso il fiato quanto basta, mi lancio nelle prime collaborazioni: affianco il neoNato circolo ARCI Le chat Noir come curatore del materiale promozionale, realizzo un manifesto per l’ ANPI , disegno il logo aziendale per La Carcassola e progetto i rivestimenti per gli espositori della linea cosmetica JiuVer.
Nel fratteMpo partecipo a due concorsi per illustratori: uno bandito dall’ associazione culturale Il Cavedio, Varese, in cui la mIa tavola accede alla finale e viene esposta al Chiostro di Voltorre.
Il secondo era organizzato dalla rivista La Luna di Traverso, Parma, e anche in questo caso una delle immagini proposte viene selezionata e pubblicata.
Ancora disPerso nella miLano tentacolare mi iscrivo al corsO di pittUra della Scuola d’Arte appliCata del Castello Sforzesco, ma subito mi areno nelle cripte, territorio votato all’ incisione, e di straforo seguo quel corso , discepolo di Moreno Chiodini (quel caffè?). al termiNe del corso ricompaio x correttezza alla sezione pittura per sostenere gli esami finali, che supero, decidendo comUnque di lasciare la scuola per formarmi ulteriormente in campo grafico.
Nel 2005 rientro a Tortona, in tempo per essere arruolato per la prima edizione della collettiva di pittura Pictor In Fabula, che mi permette di presentarmi ad un ampio pubblico. A giugno partecipo all’estemporanea Sarezzano e il suo Territorio, classificandomi al 1° posto ed ottenendo ulteriore visibilità.
A ottobre mi iscrivo ad un corso Professionale in sviluppo siti internet, e probabilmente se oggi lavoro nel campo della comunicazione visiva, lo devo allo IAL Tortona. Ancora una volta entro in contatto con professori preparati, pazienti e abbastanza spiritosi da sopportarmi, e a fine corso, nel 2006, vengo inviato in stage all’agenzia Megacomunicazione, dove 5 anni di studio vedono finalmente applicazione pratica.
Devo tutta la mia formazione “sul campo” a Piero Mega, pittore e designer, che ha saputo (e tutt’ora sa) convogliare le mie nozioni di base in progetti definitivi, ampliando incredibilmente il mio bagaglio tecnico.
Dal 2006 ad oggi ho vissuto in un turbinìo di eventi, incontri e clamorosi colpi di culo che mi hanno permesso di inserirmi a livello professionale in numerosi ambiti.
Un grande aiuto è arrivato da Paolo Crocetti, programmatore di giorno e rocker la notte, con il quale ho preparato ed allestito numerosi progetti (immagine per Docks Cafè, organizzzazione d’eventi estivi, sviluppo siti web…), imparando il metodo caoticoLogico necessario a fare senza impazzire (tNkS Crus!).