Penna Bic, pennarelli, pastelli e acrilici su cartoncino, 25×35 cm.
2016-2020
Una cattedrale del lavoro, abbandonata, ospita un concerto segreto.
Mi è subito piaciuto il contrasto tra le strutture cadenti e la leggerezza degli arpeggi, e la parallela armonia tra le linee costruttive nette del set e quelle ondivaghe della musicista in movimento.
E’ soprattutto per questa commistione di linee, che ho voluto mantenerE i tratti costruttivi dei disegni attraverso i vari passaggi, e la resa rapida da bozzetti credo possa restituire l’atmosfera polverosa e ombrosa dei capannoni.
Ho finalmente potuto ritrarre Virginia, musicista sopraffina ammantata da cromìe magnetiche.
L’incrocio si è verificato durante la realizzazione del megamuro della Fonderia Castelli, permettendomi di sfruttatare le sue architetture cadenti ed evocative per scattare diverse fotografie, per questa ed altre serie dedicate alla Musica e ai suoi poteri.
Virginia Arancio e franZ, Carbonara Scrivia – Luglio 2016.
Bozzetti e laborincorsO